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Alla scoperta della musica trap in America

| 2023-10-09
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    Alla scoperta della musica trap in America

A partire dal 2010 nel mondo musicale in Italia è arrivata la trap. Il nuovo genere che domina le classifiche e che ha dato nuova linfa alla discografia italiana e mondiale. Un genere che parla di droga, sesso e vizi e che o lo si ama o lo si odia, sottogenere dell’hip hop e del rap.

Ma cos’è la trap e dove nasce?

Atlanta Patria della Musica Trap

Per capire al meglio cosa sia la trap bisogna partire dal suo significato letterale che sarebbe “intrappolare, ma anche ingannare, raggirare” e che più nello specifico ricorda il “luogo dello spaccio”. Fino ai primi anni 2000  il termine trap house era usato per indicare appartamenti abbandonati nei sobborghi di Atlanta, nel sud degli Stati Uniti, dove si spacciavano sostanze stupefacenti, tra cui crac e cocaina. Il termine trapping in slang indica proprio lo spaccio di droga.

Atlanta ad oggi è una delle capitali dell’hip hop mondiale, molti rapper, molti produttori ed etichette discografiche, hanno come luogo di origine il capoluogo della Georgia. L’hip hop nella cosiddetta golden age era equamente diviso tra i rappresentanti della east e della west coast, il sud patria dell’orgoglio afroamericano era rimasto escluso dal  grande palcoscenico musicale degli Stati Uniti. Un Sud America che rappresentava la classe rozza che viveva nelle campagna e lo stesso hip hop aveva questo pregiudizio. Quello che però non si era considerato era che nel sud si stava mettendo in moto una macchina che avrebbe portato al grande successo molti artisti. La trap non è altro che il risultato di queste sperimentazioni musicali del sud America. Lo spaccio il degrado sono l’emblema della cultura trap simbolo proprio di quel gruppo di afroamericani escluso ed emarginato.

I suoni della trap trovano la loro origine nella drum machine TR-808. Alcuni produttori di Atlanta come DJ Toomp e Shawty Redd impongono un nuovo stile. La novità del soud è l’utilizzo di un gran numero di batterie, dalle gran casse ai rullanti, sincopate e in controtempo tra loro. Poi l’utilizzo dei hi-hats in doppio o triplo tempo. I bassi saturi e distorti e le melodie che realizzate con sintetizzatori elettronici, diventano ripetitive e alienanti. Fino ad arrivare oggi all’utilizzo dell’auto-tune, elemento che più di tutti caratterizza il genere.  Solitamente le tracce trap toccano dagli 80 ai 180 bpm. Tutto questo ha origine dall’unione fra:  l’ossessione per i bassi nata dal Miami bass, sotto genere hip hop nato proprio a Miami negli anni ’80, dal ritmo jazz della bounce music, nata a New Orleans sempre negli anni ‘80, dalla crunk music più vicina all’elettronica. La trap è figlia di questa tradizione.

Prima Stagione Trap in  America

I primi a muoversi verso le sonorità trap sono di alcuni gruppi degli anni novanta, con il rap del sud dei vari: gli Outkast, il duo Undergound Kingz, i Three 6 Mafia, Master P, Goodie Bob e 8Ball & MJG.

Nei primi anni 2000 sono le melodie oscure e i bassi 808 dei vari T.I, Young Jeezy e di Gucci Mane, a farne da padroni. Tutto questo grazie al contributo di produttori come Shawty Redd e Zaytoven . Questa prima generazione di artisti sarà fortemente influenzata dal Southerm rap e dai suoi sottogeneri come il crunk, particolare tipo di rap elettronico con una forte presenza di fischi e beat potenti, sottogenere, questo, sempre del hip hop.

Sono gli album di T.I che esce nel 2003 con Trap Muzik e quello di TM101 di Young Jeezy  che rappresentano le pietre miliari per il movimento trap insieme a Gucci Mane e il suo album Trap House.    

Seconda Stagione della Trap in America

Dal 2005 al 2010 si può parlare di una metamorfosi della trap music, generata sempre da grande bacino musicale di Atlanta.

Da semplice costola della cultura hip hop la trap diventa vera spina dorsale di questo macro genere.              

Proprio in questi anni un’altra città del sud America sta vivendo in questa fase il suo picco di attenzione mediatica, New Orleans. La No Limits Records e la Cash Money Records sono le maggiori etichette discografiche del momento. Il cantante Lil Wayne, finita l’esperienza con gli Hot Boys, intraprende la carriera da solista e dopo la pubblicazione di alcuni Mixtape, diventerà uno degli artisti trap più influenti del pianeta, partendo proprio da New Orleans. Nel 2006 esce un album iconico in quegli anni Port of Miami di Rick Ross, prodotto dal dj di Miami Dj Khaled e dal mostro sacro delle produzioni di Atlanta Dj Toomp. Rick Ross così mischia le varie influenze musicali di Miami, New Orleans e Atlanta, ottenendo un successo straordinario. Nuovi artisti come Yo Gotti, Bossie, 2Chainz e Waka Flocka Flame e produttori innovativi come Lex Luger, MetroBoomin, Southside e Mike Will Made It, mandano la trap al di fuori dei confini del sud. In questo momento l’influenza del sud si fa sentire anche nel resto degli Stati uniti, dove le nuove generazioni guardano con molto interesse allo stile, al suono e all’immaginario del “vecchio sud”.

Il Nuovo Ordine Musicale

Partendo dal 2010 il suoni tipici della trap dilagano e colpiscono tutta la cultura hip hop e molti artisti non propriamente trapper vengono inevitabilmente contaminati da questo genere come Drake Kendrick Lamar. Persino artisti di generazioni precedenti come Kanye West si allineano, in qualche modo, al “nuovo ordine musicale”.

Il primo artista a scuotere Atlanta appunto nel 2010 è Future, che si fa conoscere dopo una grande pubblicazione di mixtape. Il suo flow ipnotico e la scelta dei beat, mettono in luce una vena cupa, che ricordano in qualche modo il primissimo T.I. La particolarità  di questo artista sta nello sporcare le barre non scandendo le parole e utilizzando l’autotune. Questa forma di “rap mormorato” prende il nome in senso negativo di mambo rap. Il suo successo arriverà con la pubblicazione dell’album Pluto nel 2012.  Da qui possiamo dire che ad Atlanta uscirà un’artista l’anno!

Nel 2013, infatti, escono i Migos, trio che diventa virale grazie al brano Versace. Nel 2014 è il turno di Young Thug che abbatte la visione di una trap legata all’uomo macio, infatti, in molti dei suoi video il giovane artista indossa abiti femminili, aprendo così ad un estetica genderfluid anche nella trap .

Sempre da Atlanta non si può non menzionare 21 Savage che si fa conoscere per le sue ritmiche cupe e i beat creati dal produttore, amico, MetroBoomin.

Due protagonisti a confronto

Spesso paragonati per il loro stile e per il loro impatto musicale Asap Rocky e Travis Scott sono due icone per la trap del 2010.  Asap Rocky mischia la tradizione del sud con il rap newyorkese, Travis Scott reinterpreta la trap in un modo tutto suo, sperimentando moltissimo soprattutto sul piano vocale. Partendo da Asap Rocky, quest’ultimo inizia ad avvicinarsi alla trap in un contesto, New York, che non vede di buon occhio la musica del sud. Asap inizia a suonare nel suo collettivo del quartiere di Harlem, la ASAP MOB e riesce a interpretare la nuova ondata trap.  Live Love Asap esce nel 2012 ed è subito un gran successo. Se Asap Rocky è stato un anello di congiunzione tra lo stile trap del sud e il rap newyorkese, Travis Scott è un autentico innovatore. Travis Scott si muove con sonorità sempre più sperimentali, con un grande utilizzo dell’autotune.  Con il singolo Goosebumps, cantato con Kendirck Lamar nel 2016, raggiunge il successo mondiale.

Dopo Travis Scott e Asap Rocky

A partire dal 2017 molti giovani artisti hanno voluto imitare Asap Rocky e Travis Scott. Bisogna certamente citare Lil Uzi Vert, Lil Peep, XXXTentacion con il loro testi inerenti il tema della depressione e le loro sonorità che riprendono i temi della trap classica. L’esplosione di questi giovani artisti in particolare XXXTentacion, è stata possibile grazie alle nuove piattaforme come ad esempio SoundCloud. Un sotto genere questo della trap etichettato come emo trap, che ha aiutato a limare le differenze con gli artisti bianchi che si sotto affacciati al genere. Altro artista da citare è Post Malone che ha saputo ibridare il suo genere unendo pop, rap e trap.  Ma anche Lil Nas X è l’esempio più lampante di questa ibridazione di generi che hanno come fattore comune la trap, ma che arrivano persino a toccare il country pop con successi come Old Town Road.

Il ruolo delle trap queen

Da non sottovalutare il ruolo delle donne nella musica trap, le cosiddette trap queen. Possiamo citare i successi di alcune delle regine della scena mondiale come Nicki Minaj o anche Cardi B che sono salite alla ribalta con brani tipicamente trap. Ma le stesse Beyoncé, Madonna e Lady Gaga in molti dei loro brani hanno mischiato rap, pop e trap. Come non dimenticare poi il brano Dark Horse uscito nel 2013 cantato da una delle regine del pop, Katy Perry insieme all’artista Juicy J. Brano che salì sulle vette delle classifiche mondiali con 13 milioni di copie vendute. Questo uno dei massimi esempi di come la trap sia arrivata anche nel mondo della musica tutta al femminile in America e di come ora sia in pianta stabile un genere suonato e cantato anche dalle donne.

Finisce qui un breve viaggio nella musica trap americana che è sempre in evoluzione e che ha inevitabilmente cambiato il modo di suonare in Italia. Ma di questo ne parleremo nel prossimo podcast. Nel frattempo vi invitiamo a guardare una serie tv americana chiamata proprio Atlanta uscita nel 2016 e vincitrice di due Golden Globe, che vi permetterà di calarvi nella realtà del sud America e in particolar modo di Atlanta, raccontando la storia di Paper Boy un giovane artista rap che dovrà farsi conoscere con la sua musica trap-rap per arrivare al successo. Una serie iconica interpretata e creata da Donald  Glover celebre artista conosciuto con il nome di Childish Gambino e noto per un brano simbolo della scena hip hop americana come This is America, che ha raggiunto milioni di views in tutto il mondo anche per la sua forte denuncia sociale presente nel suo video clip, brano anche questo molto vicino alle sonorità trap. Non vi resta quindi che immergervi nel mondo trap di Atlanta!

A cura di Rocco Monetta





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